Dopo il successo della prima, tornano Susanna e Angelica dal 2 al 6 febbraio
I due capolavori "Suor Angelica" di Puccini e "Il Segreto di Susanna" di Wolf-Ferrari, nuove produzioni della Fondazione Arena di Verona, tornano in scena mercoledì 2, venerdì 4 e domenica 6 febbraio
Dopo il successo della prima, Susanna e Angelica tornano al Teatro Filarmonico di Verona mercoledì 2, venerdì 4 e domenica 6 febbraio.
Posti ancora disponibili per la nuova produzione tutta al femminile che ha inaugurato la Stagione Lirica: due rari capolavori di inizio ‘900, con regia a quattro mani di Federica Zagatti Wolf-Ferrari e Giorgia Guerra, scene di Serena Rocco, costumi di Lorena Marin e luci di Andrea Tocchio. Gianna Fratta dirige Orchestra e Coro della Fondazione Arena di Verona e protagoniste d’eccezione: l’acclamata Lavinia Bini e la premiata Donata D’Annunzio Lombardi, con tante giovani voci di talento e il baritono Vittorio Prato.
L’inedito dittico composto dall’elegante commedia Il Segreto di Susanna e dall’intensa Suor Angelica torna in scena da mercoledì 2 a domenica 6 febbraio: debuttano anche i nuovi giorni di spettacolo e i relativi turni di abbonamento 2022: e con la rappresentazione serale di venerdì 4 febbraio debutta il nuovo carnet “venerdì in platea” che propone 8 spettacoli tra opere e concerti. È ancora possibile abbonarsi alle Stagioni Lirica e Sinfonica al Teatro Filarmonico, che accostano grandi classici e novità in prima assoluta a Verona.
È il caso de Il Segreto di Susanna, mai rappresentato al Teatro Filarmonico, atto unico di Ermanno Wolf-Ferrari, su frizzante libretto di Enrico Golisciani, che combina sapientemente il moderno fluire dell’azione e l’omaggio affettuoso al ‘700. Nel ricco cast della serata, uno solo è il ruolo cantato maschile: il Conte Gil interpretato dal richiesto baritono Vittorio Prato, al suo debutto veronese. Sua moglie, la Contessa Susanna, è il soprano Lavinia Bini, recentemente protagonista a Verona de La Voix humaine. Il cast si completa col ruolo muto di Sante, fedele servitore e complice di Susanna, affidato a Roberto Moro. Lo spettacolo vede la regia della veneziana Federica Zagatti Wolf-Ferrari (discendente del compositore) con le scene di Serena Rocco, i costumi del Teatro Regio di Parma creati da Lorena Marin e le luci di Andrea Tocchio. Alla guida dell’Orchestra areniana e del Coro preparato da Ulisse Trabacchin per entrambi i titoli è il maestro Gianna Fratta, già applaudita al suo esordio veronese nella stagione sinfonica 2021.
La seconda parte della serata vede il medesimo team creativo guidato dalla regista Serena Guerra: Suor Angelica completa la presentazione al pubblico delle tre opere che compongono il Trittico (con Gianni Schicchi e Il Tabarro). Sui versi di Giovacchino Forzano, è forse l’unico soggetto completamente originale in tutta la produzione di Puccini. Dramma interiore intriso di elegia e spiritualità solo voci femminili, è anche una delle opere meno rappresentate del compositore lucchese (al Filarmonico una sola volta nel 2000). Il cast comprende il premio Puccini Donata D’Annunzio Lombardi, Graziella DeBattista come Zia Principessa, e giovani emergenti nei ruoli di fianco: Rosanna Lo Greco, Elisa Fortunati, Alice Marini, Cecilia Rizzetto, Jessica Zizioli con voci provenienti dall’apprezzato Coro areniano: Alessandra Andreetti, Sonia Bianchetti, Mirca Molinari, Grazia Montanari, Tiziana Realdini, Manuela Schenale, Emanuela Simonetto.
Il doppio spettacolo ha visto il suo debutto domenica 30 gennaio, con una durata di due ore circa compreso un intervallo, e va in replica mercoledì 2, venerdì 4 (nuovi turni) e domenica 6 febbraio 2022. Per legge, l’accesso agli spettacoli è consentito esclusivamente agli spettatori muniti di certificazione verde Covid-19 di avvenuta vaccinazione o guarigione, “Green Pass rafforzato”. Inoltre viene introdotto l’obbligo di mascherina Ffp2. Per informazioni complete clicca qui.