Fondazione Arena ricorda Margherita Rinaldi
Il Sovrintendente Cecilia Gasdia, a nome della Fondazione Arena di Verona, partecipa al lutto nel mondo musicale per la scomparsa di Margherita Rinaldi, soprano e docente, avvenuta all’età di 88 anni.
Nata a Torino il 12 gennaio 1935, studiò a Rovigo e vinse il concorso Belli di Spoleto, per il quale debuttò come protagonista di Lucia di Lammermoor nel 1958. Da allora avviò una carriera internazionale fortunata per oltre vent’anni sui maggiori palcoscenici e con i migliori artisti dell’epoca, quali Kraus, Horne, Pavarotti, Taddei, Muti, Claudio Abbado, in serate apprezzate e occasionalmente immortalate anche in disco e video. Interprete di stile e raffinatezza, affrontò un repertorio vasto, spesso ancora inesplorato dalle voci italiane, dal Barocco all’opera francese, passando per Mozart, il Belcanto e Verdi. Con le orchestre sinfoniche Rai fu molto attiva anche in opere sinfonico-corali e oratori, prima di ritirarsi dalle scene nel 1981 e dedicarsi all’insegnamento nella sua dimora fiorentina, dove si è spenta ieri.
All’Arena di Verona debuttò nel 1962 come Oscar in Un ballo in maschera (diretta da Gavazzeni e con Bergonzi, Gencer, Zanasi) e proprio nel repertorio da concerto vi tornò come artista di riferimento: fu Maria Maddalena nell’oratorio di Perosi La Resurrezione di Cristo (1969, con Zanasi e Gianni Raimondi), soprano solista nel Messia di Händel (1970, sempre diretta dal m° Bertola) e nella IX Sinfonia di Beethoven (1981). Calcò anche le scene del Teatro Filarmonico, come apprezzata Amelia/Maria in Simon Boccanegra, nell’unica comparsa del titolo sulle scene veronesi (1979, dopo la proposta areniana del ‘73) accanto a Bruson, Cecchele e Ghiuselev nello spettacolo di Crivelli diretto da Roberto Abbado.